Chieti, galleria Tricalle: Torto attacca Meloni e Salvini
La deputata del M5s presenta un'interpellanza in Parlamento dopo i crolli sulla statale 656. «Chiediamo investimenti sulla sicurezza, ma il governo pensa solo all'inutile Ponte sullo Stretto»

Chieti. «Ho presentato una serie di domande al governo sulla situazione delle infrastrutture stradali abruzzesi, ma purtroppo non sono arrivate risposte soddisfacenti». Così l’onorevole Daniela Torto, deputata del Movimento 5 Stelle, commenta all’esito dell’interpellanza discussa stamattina in Parlamento. Un’iniziativa portata avanti a seguito del grave episodio che si è verificato lo scorso 2 giugno a Chieti quando, dentro la galleria Tricalle – sulla statale 656 – sono venute giù porzioni intere di intonaco cementizio con un’armatura metallica all’interno. «Per mettere in sicurezza quella stessa galleria, nei giorni successivi sono state rimosse 90 tonnellate di materiale», evidenzia Torto. «Io ero lì quando avveniva il crollo, sono stata testimone oculare della paura di diversi cittadini. Siamo salvi per una fortunata coincidenza, ma la sicurezza delle persone non può essere affidata alla sorte. Servono manutenzione, prevenzione, vigilanza e responsabilità. In quello stesso punto, nel senso opposto di marcia, c’è un’altra parte di sottopasso: lì le infiltrazioni di acqua sono evidenti da anni. Eppure nessuno interviene. Questa è la fotografia delle infrastrutture stradali abruzzesi», tuona la deputata pentastellata. «A pochi chilometri dalla galleria Tricalle ci sono cavalcavia ammalorati, come ad esempio quello presente sull’asse attrezzato all’altezza di Dragonara. A Francavilla al Mare c’è la galleria San Silvestro, per cui ho depositato diverse interrogazioni. Poco è stato fatto anche in questo caso. Per non parlare, poi, di strade che da anni attendono di passare sotto la gestione dell’Anas. Basti pensare a Strada della Pace a Chieti, che è addirittura ancora consortile e sulla quale ogni ente rimpalla le proprie responsabilità, con il risultato che sussistono enormi crateri sulla carreggiata».
Con l’interpellanza l’onorevole Torto ha chiesto quali siano stati i controlli eseguiti prima del crollo nella galleria Tricalle e quali interventi siano in programma, oltre a invocare un piano rapido e straordinario di monitoraggio e manutenzione di tutte le gallerie e di tutti i ponti abruzzesi. A replicare ci ha pensato la Sottosegretaria di Stato, Wanda Ferro, ma «non sono arrivate risposte precise e puntuali», afferma la deputata del M5s. «Sulle infiltrazioni d’acqua che ho segnalato, sulla base di quanto riferito dalla Sottosegretaria l’Anas avrebbe rassicurato sul fatto che non ci sono problemi strutturali. A mio avviso, però, non può essere una risposta esauriente poiché con l’assenza di questo tipo di problematiche non si possono escludere ugualmente eventuali cedimenti come quelli verificatisi nei giorni scorsi. Inoltre ci è stato letto un “copione” nel quale veniva elencata una serie di stanziamenti di milioni per l’Abruzzo utilizzati e da utilizzare; tuttavia queste risorse noi non le abbiamo viste concretizzarsi in lavori di messa in sicurezza. Gli unici cantieri che restano aperti sono quelli che paralizzano l’autostrada A14. Ancora una volta, comunque, ci è stato confermato che i soldi ci sono ma è evidente che si voglia tenerli legati al progetto del Ponte sullo Stretto, opera faraonica, irrealizzabile ed inutile, senza dare priorità a infrastrutture già esistenti e che dovrebbero essere messe in sicurezza». E allora Torto conclude: «Questa non è politica infrastrutturale, ma pura propaganda portata avanti dal ministro Salvini insieme all’intero governo Meloni».