
Chieti. “Sempre due pesi e due misure: il tribunale di Chieti doveva accorpare quelli di Lanciano e Vasto, ma la loro chiusura è definitivamente scongiurata grazie ad un intervento politico. Problemi in alcuni ambienti dell’ospedale di Lanciano, ferita una infermiera, e nessuno ha chiesto ovviamente, come sarebbe avvenuto invece se succedeva al SS. Annunziata di Chieti, il trasferimento dei servizi in altra struttura sanitaria di altro centro della Asl Lanciano Vasto Chieti.
Purtroppo, a Chieti si pensa a litigi e beghe personali senza guardare in faccia alla realtà: non abbiamo più nessun peso politico senza né un consigliere regionale né un senatore o parlamentare della città. Quanti consiglieri comunali fanno a pieno il loro dovere?
Teate è nuda e indifesa alla mercé di tutti. Ormai non fanno nemmeno più notizia gli scippi silenti che subisce Chieti e i danni come, ad esempio, quelli legati alla riduzione dei collegamenti dei treni e dei pulman da e verso la città. Nemmeno formalmente c’è qualcuno che fa vedere che si oppone né negli organi competenti né sulla stampa.
É possibile questo per un capoluogo? In realtà, pare sempre più che il fine della politica abruzzese a tutti i livelli sia quello di ridimensionare e cancellare Chieti come centro urbano importante con una sua identità cittadina”. Lo afferma Cristiano Vignali del Censorino Teatino.