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Abruzzo

Dati Agenas, Di Marco: l’analisi conferma che la sanità abruzzese è in crisi profonda

I due report tecnici resi pubblici in questi giorni, il Report PNRR Salute Abruzzo e il PNE 2025 da parte dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, confermano con numeri e fatti, ciò che come opposizione denunciamo da anni: la sanità abruzzese è stata portata in una condizione di fragilità mai vista, mentre la Giunta Marsilio continua a raccontare un modello “da esportare” che non esiste.

Dopo le dure analisi dei tavoli di monitoraggio ministeriali peraltro amici, dopo i ripetuti allarmi lanciati dalla Fondazione Gimbe su LEA e presidi territoriali, ora a dirlo è anche il Report Agenas sull’Abruzzo, da cui emerge un quadro allarmante. Più che lodarsi per questo pasticcio, la Giunta dovrebbe guardare in faccia la realtà e dimettersi”, chiede il consigliere regionale Antonio Di Marco.

 

“Gli abruzzesi lo sanno già in quali condizioni è la nostra sanità, sono problemi che vivono direttamente, cercando di esercitare al meglio il proprio diritto alla cura, messo a dura prova da tale realtà – sottolinea Di Marco – La Regione corre soltanto sugli acquisti di tecnologia, quasi completati, mentre i cantieri per Case e Ospedali di Comunità sono in gran parte fermi o con avanzamenti minimi, con pagamenti spesso inferiori al 20% nel caso di Teramo e Pescara, a meno di due anni dalla scadenza del significa che si rischia di arrivare a fine Piano con macchinari nuovi ma strutture non funzionanti, soprattutto nelle aree più fragili. C’è poi la grave carenza di personale, che minaccia l’operatività delle strutture anche qualora venissero completate in ritardo e costringe, come abbiamo denunciato più volte, i medici a una trincea senza precedenti. Insomma è un fallimento gestionale chiaro che mette a rischio il diritto alla cura per migliaia di cittadini abruzzesi. Anche sul PNRR siamo fanalino di coda, le Regioni con performance analoghe sono quelle tradizionalmente più in difficoltà, come Sicilia, Calabria, Campania; l’Abruzzo si colloca dunque in un quadro da Sud Italia, nonostante anni di retorica sulla “sanità modello” della Giunta. Così l’Agenas smonta la narrazione della Giunta richiamando la Regione a una maggiore aderenza agli standard e a una revisione profonda della programmazione.

Però, mentre gli organismi nazionali certificano l’esistenza di gravi ritardi, disorganizzazione e criticità strutturali, il Presidente Marsilio si loda e continua a dipingere un sistema inesistente: un marketing politico che non corrisponde alla realtà dei fatti, com’è accaduto durante tutti e sette gli anni di governo di centrodestra hanno riportato la sanità indietro, dopo il risanamento operato dalla giunta di centrosinistra con l’uscita dal commissariamento.

Questo Governo regionale ha prodotto un arretramento storico che rischia di compromettere l’accesso alle cure e i livelli essenziali di assistenza, come già riferiscono i dati di settore. Alla luce di questa fotografia, che non nasce da opinioni ma valutazioni ufficiali, chiediamo le dimissioni immediate della Giunta Marsilio. La salute dei cittadini non può essere ostaggio dell’incapacità politica”.

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