Nella legge di bilancio zero contributo per pazienti oncologici, trapiantati e in attesa di trapianto

Abruzzo. Nel Documento di Economia e Finanza Regionale, approvato lo scorso 16 dicembre in Consiglio Regionale, è scritto che: “La Mobilità extraregionale per la Regione Abruzzo rappresenta una voce di bilancio di pesante negatività ed un costo sociale di forte impatto per gli assistiti in stato di bisogno”.
Il riferimento è alla cosiddetta “mobilità passiva”, cioè lo spostamento degli abruzzesi costretti a curarsi fuori Regione spesso a causa delle carenze del sistema sanitario regionale. Uno spostamento che è un problema in primis per le famiglie, come detto “un costo sociale”, ma anche per il bilancio regionale, che per questa voce negli ultimi anni ha sempre speso cifre superiori a 100 milioni di euro.
Tra coloro che si vedono costretti, per curarsi, a spostarsi fuori Regione e non solo, anche all’interno del territorio regionale, ci sono spesso pazienti affetti da patologie oncologiche, sottoposti a trapianto o in attesa di trapianto, che devono sostenere importanti spese di trasporto, vitto e alloggio, che si ripercuotono, chiaramente, anche sui familiari che li accompagnano.
Per provare ad alleviare, almeno dal punto di vista economico, la sofferenza di queste famiglie, nel dicembre 2019 il Consiglio Regionale ha approvato una legge che destina contributi a questi pazienti a mo’ di rimborso per le spese connesse agli spostamenti.
Al netto di una genesi un po’ difficoltosa, la legge è stata finanziata negli anni 2022 e 2023 con 100.000 euro e negli ultimi due anni, 2024 e 2025, con 200.000 euro. Tuttavia, nonostante la crescente importanza di questi contributi, come dimostra il numero delle domande finanziate (quest’anno 177), nel 2026 il Bilancio Regionale in discussione in Consiglio non sono previste risorse per questo intervento.
Una doppia beffa per i destinatari, da un lato costretti a spostarsi altrove anche a causa delle inefficienze della Regione in cui vivono, dall’altro privati al momento del rimborso delle spese sostenute. Eppure la Regione non ha incontrato difficoltà nel reperire risorse ben più cospicue per eventi dal dubbio ritorno, sia economico che sociale. Ne citiamo una per tutte, “la notte dei serpenti”.
Ricordiamo che la legge permette il rimborso delle spese sostenute da abruzzesi, componenti di nucleo familiare o costituenti nucleo monopersonale, affetti da patologie oncologiche e/o da patologie e per i quali sia stata riconosciuta la condizione di disabilità ai sensi dell’articolo 3 della L. 104/1992. Nello specifico, le spese rimborsabili sono quelle per le spese di viaggio, vitto e alloggio, sostenute (pagate e quietanzate) nell’anno precedente, anche dagli accompagnatori, per sottoporsi a visite e/o trattamenti radioterapici, chemioterapici e ad ogni altra prestazione terapeutica connessa a patologie oncologiche e/o per le quali è previsto o è stato effettuato un trapianto, fruiti presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale.
“Al fine di fornire certezze a questi abruzzesi che già si trovano in una difficile condizione di salute, il rifinanziamento della legge sarà una delle battaglie che porteremo avanti nel corso delle sedute di Consiglio Regionale dedicate al Bilancio”, sottolinea il vicepresidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli.
“Ci batteremo affinché vengano stanziate risorse in modo da poter garantire l’uscita dell’avviso pubblico già dai primi mesi del 2026, così da donare un po’ di sollievo a queste famiglie, già messe a dura prova dalle patologie che devono affrontare”.



