Giulianova. Parte la destrutturazione del trasporto pubblico provinciale: la linea Giulianova-Pescara, si cambia a Roseto.
Potremmo sintetizzare così, in una battuta, la nuova riorganizzazione dei servizi che la società Tua SpA metterà in opera a partire da lunedì 22 dicembre.
Una decisione presa unilateralmente dall’azienda pubblica di trasporto che, senza alcuna valutazione preventiva né con le sottoscritte organizzazioni sindacali né tantomeno con i Sindaci e le istituzioni locali, ha pubblicato sul proprio sito la comunicazione ufficiale (Avviso D.G.482/2025 in allegato).
Difatti, mentre fino ad ora il collegamento diretto mediante autobus tra Giulianova e Pescara, permetteva di svolgere l’intera tratta senza dover cambiare mezzo, attutendo in tal modo tutti i possibili ritardi dovuti al traffico senza il rischio di non giungere a destinazione, dal prossimo 22
dicembre la nuova organizzazione dell’esercizio prevedrà una prima tratta tra Giulianova e Roseto, quindi l’utente dovrà scendere dal mezzo e salire su un secondo autobus che provvederà ad
effettuare la seconda tratta da Roseto a Pescara; sempre che i ritardi non facciano perdere la
“nuova coincidenza”.
Evidenziamo che una tale organizzazione dell’esercizio che include anche l’interscambio con il servizio filoviario presso l’Hub di Montesilvano, determina sull’intera linea fino a tre cambi di mezzo; generando notevole disagio agli utenti, soprattutto se diversamente abili.
Tuttavia, nel caso in cui tali disagi non fossero sopportabili, la società T.U.A. offre anche la soluzione l’utente può comodamente effettuare il percorso diretto prendendo il treno!
Difatti, se fino ad ora l’utente aveva modo di utilizzare l’autobus con il suo servizio capillare e quindi poter scegliere, in base alle proprie esigenze, tra le 55 fermate dell’intero percorso, dal 22 dicembre in poi sarà costretto ad adattarsi alla “nuova coincidenza” per proseguire oppure accontentarsi di utilizzare il treno e quindi scegliere una delle 7 stazioni ferroviarie dislocate sulla linea!
Alle nostre contestazioni in tal senso, l’azienda ha semplicemente risposto che tale riorganizzazione è dettata da esigenze di recupero economico, vantando di contro una migliore organizzazione, volta all’incentivazione del servizio ferroviario a discapito delle sovrapposizioni
con il servizio autobus.
Siamo certamente concordi nel riconoscere al servizio svolto su ferro un valore primario per efficienza, puntualità e soprattutto perché rappresenta il mezzo di trasporto pubblico più ecologico (se l’energia necessaria per il suo sostentamento è prodotta da fonti rinnovabili e non fonti fossili)
ma allo stesso tempo bisogna considerare che il servizio su gomma ed il servizio su ferro devono svolgere un ruolo di complementarità dell’intera rete di TPL regionale.
L’autobus assolvere al compito più gravoso, ossia intercettare e rendere fruibile il servizio alla maggioranza dei cittadini/utenti attraverso la sua programmazione ramificata, mentre il treno deve essere il collegamento veloce che permette l’interscambio tra i maggiori centri socio-economici
di questa provincia, rispondendo dunque a diverse e complementari tipologie di utenza.
Riteniamo dunque che la scelta di applicare questa nuova organizzazione del servizio, tra le due modalità di trasporto, sia una scelta sbagliata.
Invitiamo inoltre, i Sindaci ed i Consiglieri delle Amministrazioni Comunali interessate ad intervenire, affinché i cittadini/utenti non subiscano sulla loro pelle scelte dettate da un costante recupero di risorse che alla fine si traducono sempre in penalizzazioni quantitative e qualitative
dei servizi.
Dal nostro canto, abbiamo già proclamato una prima azione di sciopero, relativa ai servizi gestiti dall’azienda T.U.A. SpA in tutta la Provincia di Teramo, per il giorno 08 gennaio 2026, per contestare questa ed altre problematiche che permangono prive di soluzione.
