
Pescara. Si è svolto nella sala Corradino D’Ascanio del Palazzo del Consiglio regionale a Pescara l’incontro promosso dalle forze politiche che compongono il Patto per l’Abruzzo, dedicato al confronto con le parti sociali.
“Con le rappresentanze sindacali e le associazioni di categoria della regione ci siamo confrontati in vista dell’avvio della sessione di Bilancio di previsione 2026. Un momento di dialogo aperto e costruttivo – hanno commentato dal Patto per l’Abruzzo– che traccia la strada per un metodo di lavoro utile a delineare le reali necessità dei cittadini e delle cittadine abruzzesi. Dalle parti sociali è arrivata una richiesta chiara di attenzione al territorio, alle aree interne e ai comparti produttivi: un bilancio che rimetta al centro le reali necessità dei territori e delle persone che li abitano.
Questa sessione di bilancio – continuano dal Patto per l’Abruzzo – non è una sessione qualsiasi: la destra parte con la necessità di accantonare 126 milioni di euro a causa dei deficit sanitari accumulati negli anni 2023, 2024 e 2025. In questa condizione è fondamentale definire chiaramente le priorità e arginare eventuali sprechi, che oggi sarebbero assolutamente insostenibili per le casse della Regione. Per questo abbiamo ritenuto necessario ascoltare la voce dei territori al fine di delineare le reali esigenze. Un passo indispensabile, anche vista la tendenza della destra ad approvare il bilancio in tempi ridotti, riducendo al minimo il confronto pubblico e trasparente con le comunità. Noi, al contrario, crediamo che la partecipazione sia un valore irrinunciabile, soprattutto quando si parla dell’utilizzo di risorse pubbliche.
Il Bilancio – spiegano ancora i consiglieri di opposizione – non è un mero atto tecnico ma la traduzione concreta delle scelte politiche e delle strategie di sviluppo che si vogliono mettere in campo per la valorizzazione dei comparti strategici della Regione. Ogni voce di spesa rappresenta un’opzione di futuro, perché orienta investimenti, servizi e opportunità. In economia, la trasparenza e la condivisione delle informazioni sono condizioni essenziali per generare fiducia e stabilità. Senza confronto, il rischio è quello di decisioni miopi, incapaci di cogliere le reali necessità dei territori e di programmare interventi efficaci nel medio-lungo periodo. L’aumento delle tasse attuato dall’attuale Giunta di destra, sommato alle maggiorazioni già esistenti, porta le addizionali regionali a un totale di 173 milioni, facendo dell’Abruzzo una delle regioni con la più alta tassazione, e questo è un peso enorme da sostenere per l’economia abruzzese.
In questo scenario– concludono – ascoltare il territorio è fondamentale e significa riconoscere il ruolo delle comunità e delle forze sociali nella costruzione delle politiche pubbliche. È così che si rafforza la democrazia economica e si restituisce senso alla parola responsabilità. Perché un bilancio partecipato non è solo più giusto, è anche più efficiente poiché nasce dall’incontro tra risorse disponibili e bisogni reali”.



