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Riaperta piazza Alessandrini: nell’ex Tribunale di Pescara anche un Centro di aggregazione giovanile VIDEO

Pescara. Piazza Alessandrini riapre alla città, dopo i lavori di riqualificazione voluti dal Comune e finanziati con fondi Pnrr che hanno riguardato anche l’ex Tribunale, oggi sede del Mediamuseum.

Sabato il taglio del nastro da parte del sindaco Carlo Masci, alla presenza di assessori e consiglieri comunali, di Marco Alessandrini, figlio del giudice Emilio, accompagnato dalla madre Paola, e di Carla Tiboni, della fondazione Edoardo Tiboni, del vice-prefetto vicario, Marisa Amabile, e del procuratore della Repubblica Giuseppe Bellelli.

“Restituiamo alla città uno spazio importantissimo, totalmente rigenerato, intitolato a un eroe del nostro tempo”, ha detto il primo cittadino parlando del giudice assassinato da Prima linea come di “un esempio per tutti noi”. Masci ha citato anche “altri due eroi, Carafa e Manthoné”: a loro è intitolato il monumento che si trova al centro della piazza e che è stato “messo in evidenza”, come richiesto dalla Soprintendenza, con l’intervento che si è appena concluso, un intervento “molto più complicato del previsto, ma siamo arrivati a conclusione”.

“Qui c’era il tribunale e oggi c’è il Mediamuseum”, ha detto Masci ricordando Edoardo Tiboni, “un altro simbolo della nostra città” molto impegnato in campo culturale, la cui eredità è stata raccolta dalla figlia Carla. Masci ha sottolineato che nella piazza c’è “una pavimentazione drenante e ci sono più di duemila fiori, due fontane e le sedute per chi frequenta la piazza. Poi, 25 alberi sono stati già piantati e altrettanti saranno piantati nelle vicinanze, proprio per la mitigazione climatica . Durante questo intervento abbiamo rinforzato l’edificio dell’ex tribunale, inserendo 17 pali che arrivano a 60 metri di profondità (ognuno del diametro di un metro)”, ha proseguito il sindaco parlando dell’importanza storica dell’edificio progettato da Montuori, che era stato completamente imbrattato dai vandali. Ora la piazza è monitorata dalle telecamere, otto in tutto.
Strategici, per questo e altri progetti voluti dal Comune, i fondi Pnrr (2 milioni e 90 mila euro per piazza Alessandrini) che hanno consentito, tra l’altro, di “trasformare corso Umberto e piazza Sacro Cuore, diventati motivo di vanto a livello nazionale”, come ha fatto notare Masci.

Ma la trasformazione della piazza non è ancora finita perché “nell’edificio sarà effettuato un intervento di efficientamento energetico, per un importo di 400mila euro, e in primavera apriremo uno spazio di aggregazione giovanile, avendo vinto un bando ministeriale di 3 milioni di euro. Al suo interno si svolgeranno tante attività ludiche, culturali, sociali e i ragazzi potranno essere seguiti da professionisti, educatori, psicologi, coordinatori psico-pedagogici”.

In questa zona c’è un altro passaggio da realizzare e accadrà a breve, “con la riqualificazione del Teatro Michetti: il progetto esecutivo, fortemente innovativo, c’è già e sta andando in gara”, ha detto il sindaco.

Alessandrini ha parlato del suo rapporto di “odio e amore” con la piazza che porta il nome del padre, ucciso il 29 gennaio 1979 dai terroristi. “Quando ero bambino e passavo qui in macchina provavo un enorme disagio, prendevo tempo, raccontavo storielle”, ha detto. “Poi, quando mi sono laureato, qui ho visto da vicino cos’è la giustizia. Nella mia precedente vita di amministratore pubblico, mi sono occupato di questa piazza e condivido che bisogna davvero prendersi cura di uno spazio pubblico quando viene riconsegnato alla città. Al sindaco Masci dico grazie per questa piazza bella, nuova, pulita, fresca e condivido l’impegno affinché vogliamo tutti bene a questo e agli altri spazi pubblici”.

“Oggi si è in parte avverato il sogno di mio padre, che avrebbe voluto vedere l’ex tribunale diventare una struttura culturale”, ha detto Tiboni che ha “ringraziato tutti quelli che ci hanno lavorato, facendolo con intensità. Per questo posto c’era il desiderio di creare un luogo aggregativo bello per cui ringrazio il sindaco e il Comune e spero che il senso di civiltà dei pescaresi si esalti in questa piazza e non ci sia troppa necessità delle telecamere che sono state installate”.

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