Val Vibrata. Malesseri e malumori serpeggiano all’interno del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia e chi ha sposato sin da subito, a queste latitudini, il credo di Giorgia Meloni (quando il partito aveva piccole percentuali), è in procinto di lasciarlo, con il rischio, concreto, che tale scelta possa poi avere degli effetti a catena anche in relazione a quelli che sono alcuni assetti territoriali.
In queste ore, infatti, circola con insistenza la voce delle dimissioni dal direttivo provinciale di Luca Frangioni, con un passato recente da vice-presidente della Provincia di Teramo, e comunque dirigente di lungo corso di Fratelli d’Italia.
La vicenda, al momento, è nell’ambito delle indiscrezioni, ma a quanto pare si tratterebbe di un passaggio, quello delle dimissioni dal direttivo provinciale e da ogni incarico ricoperto nel partito, oramai prossimo a prendere forma.
Soprattutto se alcune dinamiche sollevate di recente non troveranno risposte concrete.
Frangioni, da quello che si apprende, lamenta il fatto di essere stato messo ai margini, quasi esautorato in alcune attività e questo nonostante l’impegno a vantaggio del partito e alla soluzione di situazioni a livello locale.
Sul tavolo ci sarebbero diversi aspetti, mai risolti dalla dirigenza, a partire dalla mancata assegnazione del ruolo di vice-coordinatore provinciale, che a quanto pare rientrava tra le valutazioni effettuate in sede di congresso unitario. Fattostà che Luca Frangioni, attualmente consigliere comunale a Torano Nuovo, potrebbe decidere di lasciare il partito e magari di approdare altrove. Ma questa è un’altra storia. L’eventuale uscita di scena di Frangioni, di riflesso, potrebbe anche avere come effetto il disimpegno di altri componenti territoriali del partito, legati sotto vari aspetti alla figura dell’ex vice-presidente della Provincia.
