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Senza Bernachea non c’è Teramo: Camerano vince e convince (34-20)

Sconfitta per i biancorossi

Parte in salita il campionato della Pallamano Teramo, che deve subito fare i conti con l’assenza pesante della sua principale “bocca di fuoco”, il bomber Bernachea. Un problema non da poco che si è immediatamente riflesso sull’andamento della gara contro il Camerano, deciso fin dalle prime battute a imporre il proprio ritmo. I padroni di casa faticano a trovare la via del gol e, dopo appena 10 minuti di gioco, il Camerano, orchestrato sapientemente in campo dall’allenatore-giocatore Laera, piazza un parziale che gela il Pala San Nicolò, portandosi sul vantaggio di 6 a 1.

Il Teramo tenta di reagire e di accelerare la manovra offensiva, ma la frenesia e la pressione portano a commettere una serie di errori in attacco, in particolare da parte di Thahar, apparso non al meglio della condizione. Gli errori permettono agli ospiti di mantenere costantemente il controllo del punteggio e di allungare. Se il divario non è risultato più pesante, il merito è quasi esclusivamente del portiere di casa, Hajfrej, autore di parate fondamentali che hanno impedito al Camerano di dilagare. Nonostante gli sforzi del portiere, l’attacco teramano non riesce a trovare la continuità necessaria per riavvicinarsi. Il Camerano, guidato da un ispirato Belardinelli, autentico mattatore della prima frazione e migliore in campo per i marchigiani, gestisce il vantaggio con autorevolezza.

Al fischio di metà gara, il tabellone segna un pesante 17 a 9 in favore degli ospiti, lasciando al Teramo una ripresa tutta in salita. La pausa non sortisce gli effetti sperati per la Pallamano Teramo. Anche nel secondo tempo, infatti, i ragazzi di mister Izzi non riescono a rientrare pienamente in partita, lasciando al Camerano il pieno controllo del match. La reazione della squadra di casa si rivela velleitaria e poco incisiva, facilmente contenuta da una formazione ospite apparsa più solida e determinata. Con il passare dei minuti, il divario consolidato ha fatto affiorare anche un pizzico di nervosismo nelle fila teramane. Il dispiacere per non aver saputo interpretare la gara al meglio, offrendo una prestazione al di sotto della media in un match in cui il Camerano era oggettivamente prevedibile come avversario in grado di controllare agevolmente il risultato, si è fatto sentire. Tra gli ospiti, la festa è completa.

Oltre alla già ottima prova di Belardinelli nel primo tempo, nella seconda frazione è emersa con forza la prestazione del capocannoniere di giornata, Vilara, autore di una prova maiuscola che lo incorona senza dubbio come MVP del match. Per il Teramo, il cui attacco ha faticato per tutti i sessanta minuti, si è distinto per volontà e impegno il solo Toppi. Il giocatore, tuttavia, è apparso troppo isolato e non supportato a dovere dai compagni per poter realmente incidere e riaprire la gara.

La partita si è trascinata verso una conclusione inequivocabile, fissando il risultato finale su un pesante e amaro 34 a 20 in favore del Camerano. Un esordio da dimenticare per la Pallamano Teramo, che dovrà ora fare tesoro di questa sconfitta per ritrovare al più presto la condizione e il carattere, magari con il rientro del suo uomo simbolo, Bernachea.

Toccasana lo stop per la festività del 1 novembre poi sguardo rivolto alla trasferta di Agrigento del 8 novembre in cui gli aprutini sono chiamati a far punti.

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