
Abruzzo. Popolazione in calo, mercato del lavoro in crescita ma con un’alta percentuale di contratti non stabili.
È il quadro che emerge dal Rendiconto sociale 2024 dell’Inps Abruzzo, presentato oggi, 23 settembre, a L’Aquila.
Il documento evidenzia anche l’impatto economico dell’istituto, con una spesa per prestazioni pari a 7,835 miliardi di euro. La differenza tra uscite e entrate raggiunge i 4,768 miliardi, a sostegno di cittadini, lavoratori e imprese. Sul piano demografico, la popolazione residente cala di 6.686 unità. Il saldo migratorio netto è positivo (+1.354), ma non compensa la perdita complessiva, che procede a un ritmo dieci volte superiore rispetto al decennio precedente. Restano in equilibrio i movimenti interni con le altre regioni.
Il tessuto produttivo si conferma composto da micro e piccole imprese (99,4% del totale). Nelle aziende private si registra un incremento del flusso contributivo (+5,4%), mentre tra i lavoratori autonomi crescono le riscossioni ordinarie a fronte di una riduzione del numero medio di imprese. Le ispezioni effettuate nel 2024 sono state 556, in aumento rispetto alle 377 del 2023.
Il mercato del lavoro mostra un saldo occupazionale positivo (+0,8%) e un calo del tasso di disoccupazione dall’8,1% al 7,1%.
Restano però elevate le forme di lavoro a termine e marcato il divario di genere. Nel flusso assunzionale 2024 prevalgono i rapporti di lavoro non stabili rispetto a quelli a tempo indeterminato. Nel settore privato – esclusi domestici e agricoli – si registra infatti una riduzione del saldo netto per gli occupati stabili, a fronte di un incremento di 18.832 posizioni precarie. In aumento anche i Neet: sono 31.242, in crescita del 12,3% rispetto all’anno precedente. Il sistema pensionistico, nel rapporto a firma del direttore regionale Inps Abruzzo, Luciano Busacca, appare complessivamente stabile.