A Roseto serve sicurezza: l’amministrazione comunale si assuma le proprie responsabilità
Il commissario cittadino della Lega chiede azioni concrete

Roseto degli Abruzzi. “Quanto accaduto nella giornata di ieri a Roseto degli Abruzzi, con un cittadino di origine pakistana che ha prima danneggiato un’auto di passaggio e poi devastato una farmacia, è solo la punta dell’iceberg.
Episodi del genere, purtroppo, non sono più isolati e rappresentano un conto salato che il territorio paga ogni giorno in termini sociali, economici e di sicurezza. La cittadinanza è stanca e impaurita. A Roseto si moltiplicano i casi di microcriminalità, vandalismo, comportamenti pericolosi sulle strade. Per non parlare di ciò che succede sulla ciclabile del Borsacchio. Di fronte a tutto questo, è assordante il silenzio dell’amministrazione comunale. Il problema a Roseto è locale e politico”. A sottolinearlo è Luigi Felicioni, commissario cittadino della Lega.
“Roseto – fa presente – ha bisogno di un’Amministrazione che smetta di voltarsi dall’altra parte e che inizi a lavorare con serietà. Questo vuol dire portare il corpo della Polizia Municipale dagli attuali 9 agenti agli almeno 34 previsti per legge. E’ possibile, lo confermano anche i sindacati come l’Ugl, ma serve volontà politica e capacità amministrativa. Ed inoltre è necessario attivarsi per istituire un presidio fisso di polizia, considerata l’ampiezza del territorio comunale (56 km²) e la popolazione residente tra centro e frazioni (oltre 27mila abitanti); attivare bandi per servizi stagionali di vigilanza privata, già adottati con successo in altri comuni costieri, per rafforzare il presidio del territorio e garantire deterrenza nei punti più critici. Chi oggi prova a nascondersi dietro ideologie e accuse strumentali dovrebbe spiegare ai cittadini perché Roseto non dispone di un presidio di polizia mentre ad Atri – realtà più piccola – è presente. La verità – sottolinea Felicioni – è scritta negli atti. L’allora amministrazione targata Pd non è stata capace di individuare e mettere a disposizione un immobile da adibire a caserma e ciò ha compromesso una grande opportunità per il nostro territorio.
Oggi Roseto non ha bisogno di scuse, né di propaganda e nemmeno di passi di lato come il consigliere regionale Pavone e il suo gruppo civico fanno, prendendo come esempio da seguire il comune di Pineto: un paragone – sottolinea – totalmente fuori contesto perché, se è vero che il corpo di polizia municipale pinetese dispone dello stesso numero di addetti di quello rosetano, è anche vero che parliamo di una cittadina con la metà degli abitanti e un’estensione pari ad un terzo in meno rispetto a Roseto degli Abruzzi. Non servono chiacchiere e voli pindarici, serve una svolta vera, fatta di azioni e scelte politiche chiare, nette e responsabili. E noi della Lega – conclude – continueremo a batterci, come sempre, al fianco delle forze dell’ordine e dalla parte dei cittadini per ridare sicurezza, decoro e dignità al territorio”.