Sanità a Chieti, Stella: ‘Dal sindaco solo carezze verso la Asl’

Chieti. «Le dichiarazioni del sindaco Ferrara, purtroppo, sono solo carezze nei confronti di una Asl che, nonostante abbia cambiato il direttore generale, non ha modificato le proprie politiche». A parlare è l’assessore comunale di Chieti, con delega alla sanità, Fabio Stella, che dà seguito alla preoccupazione espressa dal primo cittadino teatino sui problemi che creano disservizi alla popolazione in ambito sanitario. «La posizione di Ferrara rimane troppo leggera, a lui mi appello affinché porti sul tavolo del comitato ristretto dei sindaci la questione della chiusura del distretto sanitario allo Scalo. È questa l’unica area della provincia di Chieti in cui i servizi sanitari sono stati indeboliti e non rafforzati dalla Asl Lanciano Vasto Chieti», dichiara l’esponente della giunta comunale in rappresentanza del Movimento 5 Stelle. «Esorto il sindaco ad essere più fermo nel rivendicare ciò che spetta al nostro Comune. Quel Distretto è stato chiuso per una volontà politica ed ancora oggi non riscontro un vero interesse a riaverlo, né da parte del centrosinistra né da parte del centrodestra».

Quindi l’assessore Stella tira in ballo Luigi Febo, presidente del Consiglio comunale: «Mi rivolgo a lui affinché si faccia promotore di un consiglio comunale straordinario sul distretto sanitario di Chieti scalo. Un atto di questo genere farebbe comprendere la reale intenzione politica di risolvere un problema che si trascina da ormai troppo tempo. Sarebbe importante», continua il rappresentante pentastellato, «la presenza del direttore generale della Asl, Mauro Palmieri, e dell’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì. È arrivato il momento», continua Stella, «di battere i pugni sul tavolo e pretendere il ripristino di un servizio fondamentale per una zona nevralgica della nostra città. Si tenga presente», aggiunge in conclusione l’assessore, «che con i lavori in piazza Garibaldi sarà anche più complicato parcheggiare per recarsi al distretto sanitario nell’ex ospedale Santissima Annunziata. Il tempo delle chiacchiere è terminato, attendiamo atti concreti».