Impianti Prati di Tivo, il sindaco: “Per noi altra tegola”
Il primo cittadino di Pietracamela commenta la sospensiva della Corte d’Appello dell’Aquila

Con la sospensiva della sentenza del tribunale di Teramo che affidava gli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva a Provincia e Gst, ora tutto torna nelle mani di Marco Finori almeno fino a settembre, quando si entrerà nel merito della questione.
La Provincia valuta le prossime mosse, ma intanto arriva il commento del sindaco di Pietracamela Antonio Villani.
“Ieri un’altra tegola si è abbattuta sui Prati di Tivo. Di fatto da oggi, con la sospensiva di quella sentenza, si ritorna al punto di partenza cioè a 2 anni fa. Finori è di nuovo gestore e custode degli impianti. Le sentenze si accettano, anche se questi stop and go non fanno bene a nessuno. Di sicuro la tempestività di questa sentenza di sospensiva cozza contro i tempi dilatati della precedente sentenza del Marzo 2023. In quel caso ci sono voluti 2 anni per riottenere il dissequestro. Ma questo è. Gli avvocati della Provincia e della GST avranno ora il compito di valutare attentamente la situazione. La prossima udienza è stata fissata per Settembre prossimo, quando l ‘estate sarà finita.
Questi I fatti giuridici. Ma resta ora l’ ennesimo smacco ad un territorio devastato che si era illuso , solo un mese fa di aprire una fase nuova anche in previsione della prossima stagione invernale. Siamo di nuovo fermi e , come già detto, questo non è un bene. Tutt’altro. Soprattutto siamo impotenti, in attesa di ulteriori prossime decisioni del tribunale”.
E ancora: “Cosa succederà ora? Non saprei. Ogni possibile previsione lascia il tempo che trova. Non è possibile in questo stato fare una programmazione decente. Quello che sconcerta , comunque, è che non si vede la fine di questa querelle. Ciò che dice un giudice viene , sistematicamente, smentito da un altro. Chiediamo solo a chi di competenza di arrivare , presto, ad una soluzione definitiva. Non importa chi deve gestire gli impianti. Non abbiamo preclusioni nei confronti di alcuno. Vorremmo solo che chi ha in mano il destino dei Prati lavori per il bene comune. Questa è la montagna più bella del centro sud. Non possiamo buttare via la torta e mangiare solo la ciliegina. Lo dobbiamo, tutti, a chi ci vive e ci lavora con tanta difficoltà, a chi ancora ci crede e a chi vuole godere di cotanta bellezza. Il mio è solo un appello al buon senso purtroppo smarrito da tempo nei rigagnoli di carte bollate , ricorsi e contro ricorsi. Non meritiamo tutto questo”.